lunedì 30 luglio 2012

Olympic Games

Ecco qui due future medaglie d'oro italiane: Olimpiadi 2024!

venerdì 27 aprile 2012

Andateli a Prendere


Questo è solo uno stralcio del racconto di Cristina Preti.  Leggete il resto qui .
Vorrei che il timore di iniziare il percorso,
perdesse per sempre la sua maledetta partita contro l'amore. 

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Il 29 marzo è un giorno speciale. Esattamente due anni fa,  nasceva la nostra famiglia.(...) Sento che ci osservano, non ero pronta a quegli sguardi. (...) E’ il momento che attendiamo da 4 anni. Stiamo per incontrare per la prima volta nostra figlia. Ed entra l’assistente sociale con in braccio lei.
E’ un momento che trafigge.  Sto guardando mia figlia per la prima volta. E vorrei poter usare il rallentatore per non perdermi nessun secondo… cerco dei riferimenti su quel viso partendo dalla foto ricevuta all’abbinamento ma, incredula, non ne trovo… è lei?
E’ lei.
E lei è piccola nei suoi sei anni e mezzo. E’ in lacrime. Paonazza. Lineamenti tirati da neonato sofferente. Quanto ha atteso questa nascita? La paura dipinta sul piccolo viso.
Appoggia il suo sguardo su di noi… ma scivola via.
I capelli sono umidi, è tutta sudata
E io la sento e tutto mi risuona e mi viene da piangere.
E’ un parto.
(...) E’  il ricordo di una ENTREGA, di una CONSEGNA  di tre vite l’una all’altra grazie solo alla fiducia, al coraggio e al tanto amore. Perché il tam tam della nostra intensa felicità generi la forza che serve, in chi ci legge, per dare una seconda nascita ai tanti bambini che stanno, in questo momento, ancora aspettando la loro “entrega”.
Andateli a prendere.
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venerdì 9 marzo 2012

RatMan ai tropici

L'abbiamo amato tra le strisce di RatMan, l'antieroe più eroico e divertente che abbiamo mai incontrato, ma non avremmo immaginato di avere con lui cosi tante cose in comune. Leo Ortolani regala al mondo "ado" questo quadretto familiare dipinto con le sue zampette abili di SuperTopo quasi a volerci suggerire che sotto il suo mantello batte un cuore vero di padre adottivo...

Il racconto dell'incontro con le sue figlie, che segue quello (pari per sgomento!) con la burocrazia, gli enti, e tutti i personaggi della grande carovana adottiva. Il tutto raccontato con la sua ironia, la sua intelligenza, schiettezza e (ma solo a sprazzi) lucidità. Il libro che tutti noi, ma soprattutto il mio fumettoso marito avrebbe voluto scrivere. Da rotolare per terra, giuro. Leggerlo dovrebbe essere obbligatorio per legge.

Ora siamo riusciti a dare una forma alle parole che anche noi abbiamo sentito nella testa arrivando sul posto, in barba a tutte le pacche sulle spalle ricevute prima di partire, e la forma è questa:
"Fletto i muscoli, e sono nel vuoto!". Grazie Leo.